Viviamo in un’epoca caratterizzata da accese conflittualità internazionali e da forme atipiche di guerra, da un continuo incontroscontro di differenti nazioni, culture, etnie, civiltà. Ma – non a caso – è anche un’epoca in cui la pace viene ritenuta una condizione non solo auspicabile ma anche concretamente (seppur non agevolmente) realizzabile. E quando si dice pace ormai non si intende solo una assenza di guerra aperta tra nazioni, ma anche una situazione macro, meso e microsociale caratterizzata da relazioni positive e da una gestione costruttiva dei conflitti. Non è però sempre stato così, ed anzi per millenni la pace è stata ritenuta una irrealizzabile utopia o semplicemente la pausa tra una guerra e la successiva, mentre l’accento di valore di ogni cultura poggiava sulla guerra, sulla sua utilità economica, sull’onore che portava alla patria e alla famiglia, sulla sua sacralità (Dio è con noi). Solo a seguito delle due guerre mondiali e degli orrori e distruzioni senza precedenti da esse causati la suddetta cultura iniziò ad essere messa in discussione...