Se esiste un settore in cui è possibile realizzare un salto di qualità in modo che il volontario acquisti una maggiore autonomia è proprio il carcere, dove il volontario contribuisce a rendere tale istituzione meno separata, meno lontana dal resto della collettività. La quotidianità del detenuto è spesso pesante da vivere, la lentezza del passaggio del tempo, stati di angoscia e la staticità, tutto ciò viene vissuto come una pena aggiuntiva. In tal caso, la presenza dei volontari è preziosa, porta una speranza, una parola amica, una visione diversa del mondo visto che vengono dall’esterno. L’attività che si offre ai detenuti consiste quasi sempre nell’ ascolto e nel soddisfacimento di qualche loro necessità, come contatti con la famiglia, richieste di reinserimento. La strada del reinserimento è lunga e difficile, perche l’esito dipende dalle opportunità che la società offre. Il volontario qui rappresenta il “ponte” tra l’interno e l’esterno del carcere, prende iniziative per attuare progetti e accompagna il detenuto nel difficile processo di reinserimento...